Nel 2017 sono stata come di consueto alla fiera di Verona dove ogni due anni si svolge il PULIRE: la più grande manifestazione legata al cleaning professionale in Italia.
Lì ho avuto il piacere di scoprire la nuova linea di Sutter Professional totalmente green: la Linea Zero.
Questi prodotti mi hanno colpita perché riescono a coniugare le esigenze di qualità pulente richieste dal cleaning professionale e il rispetto per l’ambiente non essendo prodotti chimici e quindi inquinanti e potenzialmente tossici.
Pulizia ed igienizzazione ai massimi livelli senza fare male a noi e all’ambiente. Non male vero?
Questa linea di prodotti presenta alcune caratteristiche che la rendono unica rispetto ai classici prodotti ma anche ai diretti concorrenti:
- non presentano pittogrammi CLP e pertanto non risultano pericolosi per l’operatore: avete presente quei disegnini, sulle etichette dei prodotti chimici, con la mano corrosa da una goccia di detergente, oppure con il pesce e l’albero morti? Se avete un prodotto con questa etichetta vuol dire che contengono i pittogrammi CLP e quindi sono prodotti pericolosi per l’uomo e per la natura.
- sono completamente biodegradabili grazie ai tensioattivi che si biodegradano sia in condizioni aerobiche (cioè in presenza di ossigeno) sia anaerobiche (cioè senza ossigeno). Quindi ideali per tutti quegli ambienti dove è necessaria un’attenzione in più ai fruitori ed utilizzatori, come ad esempio asili nido, comunità per anziani, ecc
- non contengono metalli pesanti come nickel, cobalto e cromo (< 0,01 ppm), responsabili della maggior parte delle dermatiti allergiche da contatto, che solitamente si possono sviluppare utilizzando i tradizionali detergenti per le pulizie
- non contengono allergeni né parabeni che si usano come conservanti in alcune preparazioni cosmetiche
- sono dermatologicamente testati
- sono cruelty free, cioè non viene effettuato alcun test sugli animali
Sai cosa mi ha colpito ancora di più?
Questi prodotti hanno solo materie prime di origine vegetale come il mais e la patata, il sapone di cocco, l’alcool etilico e l’acido lattico, che derivano entrambi dalla fermentazione della barbabietola da zucchero e l’acido citrico presente nei limoni e nelle arance.
Molti nostri clienti “professional” dopo averli provati non sono più tornati ai vecchi, pericolosi ed inquinanti prodotti tradizionali del secolo scorso.
A dirla tutta pure io li utilizzo qui in ufficio ma soprattutto a casa dove pulisco praticamente ogni superficie: dai pavimenti ai mobili, dalla cucina al bagno.
Se hai delle curiosità e vuoi saperne di più su questa linea di prodotti clicca qui oppure lascia un commento qui sotto e ti risponderò volentieri